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Iniziare a fare Journaling è semplice.

Basta prendere un quaderno ed una penna, ma anche un foglio di carta ed una matita vanno bene, o perché no, anche le note del cellulare e poi… iniziare a scrivere.

Scrivere, si, ma cosa?

La chiave per ottenere il massimo da questa abitudine e trarre tutti i benefici (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo) è proprio qui: superare la paura della pagina bianca e scegliere consapevolmente di cosa parlare.

[Leggi anche: “Perché dovresti tenere un diario“]


Prima di vedere insieme diversi approcci al journaling, però, vorrei fare una precisazione.

Parlando di Journaling, un amico una volta mi ha detto: “Mi piacerebbe iniziare, però non credo di esserne capace”.

Probabilmente anche molte altre persone si sentono così, ma è importante chiarire che lo spazio in cui scriviamo è personale, privato, solo noi dovremmo averne accesso.

Non fatevi bloccare dalla paura di fare errori o sbagliare. La scrittura è un’abitudine che dobbiamo praticare per sentirci bene, questa è l’unica vera regola. Con la pratica e l’esperienza possiamo migliorare o farlo in maniera più efficace, ma nessuno può dirvi cosa è più giusto per voi. Sperimentate senza paura, nessuno vi correggerà o potrà giudicare la vostra scrittura.

Non preoccuparti dell’ortografia, della grammatica o della struttura delle frasi.

L’unica regola è che una volta che inizi a scrivere, continui fino allo scadere del tempo.

Karen A. Baikie

STREAM OF CONSCIOUSNESS

Esistono moltissime tipologie di Journaling, dalle più creative alle più orientate alla produttività, come il Bullet Journal o il Journal della Gratitudine.

Per quanto riguarda la produttività e il raggiungimento degli obiettivi io mi trovo meglio con uno spazio a parte dedicato, che nel mio caso è l’agenda.

Le righe del Journal le uso per mettere in fila tutti i miei pensieri e le mie emozioni. Una dopo l’altra le parole si allineano sul foglio e con loro anche le mie idee si chiariscono. Scrivo con lo scopo di di razionalizzare, sfogarmi e prendere consapevolezza.

Inizialmente ero scettica, pensavo “perché scrivere quello che ho in testa? A cosa serve ripetere su carta cose che già so, pensieri che sono miei, di cui sono consapevole?” La chiave è proprio qui, nella “consapevolezza“.

Scrivere ci aiuta ad osservare le cose da un nuovo punto di vista, esterno alla nostra realtà. Una volta tirato fuori tutto, infatti, rileggendo ci renderemo conto di aspetti che non avevamo valutato, o di cui non eravamo pienamente consapevoli.


  • Imposta il cronometro del cellulare su 10 o 15 min e inizia a scrivere.
  • Parti da una serie di dati oggettivi sulla giornata appena trascorsa, piano piano i pensieri inizieranno a fluire da soli, facendo venire a galla emozioni o sentimenti che senti il bisogno di analizzare.
  • Rifletti su ciò che hai appena scritto. È stata una giornata positiva? Cosa vorresti migliorare? Perché ti senti come ti senti?

EXPRESSIVE WRITING

Uno degli inconvenienti in cui si potrebbe incappare scrivendo è quello di finire per rimuginare troppo. Potremmo tendere a scrivere in maniera ossessiva sempre degli stessi argomenti, senza trarne vantaggio.

Come già detto, scrivere deve farti stare bene, il focus della scrittura, quindi, dovrebbe essere posto su ciò di cui hai bisogno per sentiti meglio, non su ciò che ti fa star male.

In caso di eventi stressanti o traumatici la scrittura è un aiuto fondamentale, ma bisogna avere qualche premura in più affinché sia davvero efficace.

Non scrivere forzatamente dell’evento traumatico, ma parti dai sentimenti che provi. Prenditi del tempo per riflettere dopo aver scritto e cerca di scrivere in modo costante, almeno una volta al giorno, senza aver fretta.


PROMPT

Un modo semplice ed efficace per iniziare a fare Journaling è partire da un Prompt.

I prompt sono tracce da seguire, input o brevi domande a cui rispondere che ci aiutano ad iniziare a scrivere.

Possono riguardare ogni tipo di argomento e usarli può risultare utilissimo anche quando scrivere fa già parte delle nostre abitudini perché ci consente di riflettere su cose che normalmente non avremmo preso in considerazione.

Qui puoi trovare alcuni spunti da cui partire, suggeriti da Anthony Robbins. Sono 15 Domande a cui rispondere ogni mattina oppure ogni sera per entrare in uno stato emotivo utile a gestire al meglio la propria vita.

[Leggi: “Le domande sono le risposte, 15 prompt per capovolgere la propria vita“]

[…] la vita gli aveva fatto un bellissimo regalo, ma lui non era stato in grado di vedere la verità, finché non si era posto le domande giuste.

Anthony Robbins

METODO W.R.I.T.E.

Per concludere, un metodo semplice e immediato per ritrovarti a scrivere senza nemmeno rendertene conto, consigliato dal Center for Journal Therapy.

Usa l’acronimo W.R.I.T.E.


  • W – What:

Di cosa vuoi scrivere? Cosa sta succedendo? Come ti senti? A cosa stai pensando? Cosa vuoi? Dagli un nome.

  • R – Review or reflect on it:

Chiudi gli occhi. Fai tre respiri profondi e metti a fuoco. Puoi iniziare con “Mi sento…” o “Voglio…” o “Penso…” o “Oggi…”. o “In questo momento…”

  • I –  Investigate:

Indaga sui tuoi pensieri e sentimenti. Inizia a scrivere e continua a scrivere. Segui la penna/tastiera. Se rimani bloccato, chiudi gli occhi e ricentrati. Rileggi quello che hai già scritto e continua a scrivere.

  • T – Time yourself:

Scrivi per 5-15 minuti. Scrivi l’ora di inizio e l’ora di fine prevista nella parte superiore della pagina.

  • E – Exit smart:

Concludi in modo intelligente, rileggendo ciò che hai scritto e riflettendoci sopra in una o due frasi: “Mentre leggo questo, noto—” o “Sono consapevole di—” o “Mi sento—”. Prendi nota di eventuali azioni da intraprendere.



Usa carta e penna!

Gli studi dimostrano che la scrittura a mano aiuta la concentrazione e la memoria. Inoltre, la lentezza dell’atto ci obbliga a pensare e selezionare quello che vogliamo dire.

Scrivere vuol dire organizzare il pensiero.


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