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Il libro che abbiamo deciso di leggere a febbraio è “Come diventare un comunicatore eccezionale” di Dale Carnegie.

Carnegie, promotore di libri e corsi sulla crescita personale, non ha bisogno di presentazioni. Il suo celebre libro “Come trattare gli altri e farseli amici” (1936) è uno dei primi best seller nella storia dei libri sulla crescita personale.

Il libro di questo mese affronta, più specificatamente il tema della comunicazione. Un’abilità che non sempre è innata, ma che spesso è un fattore determinante per il nostro successo o il nostro fallimento, nella vita lavorativa, come in quella privata.

Comunicare non significa solamente mandare un messaggio efficace, ma intraprendere uno scambio reciproco e continuo.

Carnegie, nel suo libro, elenca una vera e propria checklist per prendere coscienza della propria comunicazione e renderla il più efficace possibile.

Qui i 10 ingredienti fondamentali che dobbiamo introdurre nel nostro modo di comunicare per perseguire una buona conversazione.


1. Impariamo il nome del nostro interlocutore.

La regola d’oro durante la comunicazione con gli altri è mostrare alla persona che abbiamo di fronte il nostro sincero interesse. Per farlo, niente è più incisivo di ricordare e ripetere il nome della persona con cui stiamo parlando.

Usare il nome durante la conversazione ci aiuta a tenerlo ben in mente, ripetiamolo appena possibile e associamolo ad un’immagine familiare per non dimenticarlo.


2. Utilizziamo il contatto visivo.

Quando guardiamo negli occhi il nostro ascoltatore, comunichiamo fiducia, onestà ed interesse per l’altro. Importante è, però, non fissarlo, guardiamo il nostro interlocutore, ma muoviamo lo sguardo, osserviamo il suo viso per intero e facciamo capire che stiamo seguendo, con cenni del capo o gesti.


3. Sorridiamo mentre parliamo, anche a telecamera spenta.

Anche al telefono, un sorriso si riflette nella nostra voce e nel nostro atteggiamento. Una delle principali caratteristiche di chi si rapporta agli altri con efficacia è quella di essere amichevole.

Se qualcosa ci turba, prima di intraprendere la chiamata o parlare con una nuova persona, facciamo un respiro profondo, rilassiamo i muscoli e liberiamo la mente. Dobbiamo sforzarci di non pensare a tutto quello che non riguarda la conversazione in corso.


4. Iniziamo la conversazione parlando del tempo.

Utilizzare appropriati argomenti di circostanza per rompere il ghiaccio è un ottimo modo per iniziare la conversazione. La comunicazione informale può servire a stabilire dei punti di contatto e può diventare la base per lo sviluppo di relazioni.


5. Interessiamoci alla persona con cui stiamo parlando.

Quando incontriamo una persona nuova, è importante informarsi il più possibile su di lei facendo domande. Questo chiaramente non significa sottoporla ad un interrogatorio, ma interessarsi a lei per dare inizio alla conversazione. È importante non sembrare invadenti facendo solo domande appropriate, coerenti con il contesto in cui ci troviamo. Coinvolgiamo l’altra persona e stimoliamo lo scambio.


6. Manteniamo la mente aperta.

Per una comunicazione efficace è indispensabile comprendere profondamente il punto di vista dell’altro e per farlo dobbiamo evitare pregiudizi e mantenere la mente aperta. Non rifiutiamo a priori quello che dice il nostro interlocutore, manifestiamo un interesse sincero e sforziamoci di considerare le idee degli altri con obiettività anche quando divergono dalle nostre.


7. Prepariamoci.

Usiamo un linguaggio e delle immagini familiari a chi ci ascolta, scegliamo parole che il nostro interlocutore possa capire facilmente. Se i nostri ascoltatori non comprendono il nostro vocabolario, il messaggio che inviamo andrà perduto.


8. Non monopolizziamo la conversazione.

Non abusiamo del tempo dell’interlocutore e non cambiamo argomento. Cerchiamo di capire quando tacere e quando parlare, la comunicazione dovrebbe essere uno scambio, non rubiamo la scena e non dirottiamo la conversazione verso una questione alla quale siamo più affini.


9. Alleniamoci e mettiamoci alla prova.

Ogni frase che pronunciamo possiamo provare a dirla nel modo migliore. Sono pochi coloro che fanno davvero attenzione a come si esprimono, ma non c’è altro modo per diventare un buon conversatore se non quello di provare costantemente ad esprimersi con efficacia ed eleganza. Ogni tentativo che faremo, anche quando si rivelerà un fallimento, ci renderà più facile parlare la volta successiva.

Per migliorare è utile registrarsi e valutare che impressione ci fa quando la riascoltiamo o rivolgersi ad un coach esperto che ci aiuti a correggere le nostre cattive abitudini quando parliamo.


10. Non prendiamoci troppo sul serio.

I buoni conversatori non sono mai eccessivamente seri. La vivacità è assolutamente necessaria, altrimenti la conversazione diventerebbe pesante e noiosa. Per essere bravi oratori dobbiamo essere spontanei ed empatici attraverso una simpatia calorosa e sinceramente amichevole.

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